Quando si parla di ammoniaca alimentare si parla di carbonato di ammonio e di bicarbonato ammoniaca (segnalato in etichetta con la sigla 503) per la preparazione di lieviti chimici.
L’ammoniaca alimentare, infatti, è un agente lievitante che si trova negli alimenti e può svolgere sia una funzione lievitante sia da regolatore di acidità derivata dalla lavorazione dell’ammoniaca pura.
Rispetto al bicarbonato di sodio, quello di ammonio ha un’azione più potente e produce risultati migliori sul prodotto finale.
L’impianto ammoniaca di Azotal produce ammoniaca in soluzione acquosa, con titolo variabile tra il 20 ed il 31.75%, partendo da ammoniaca anidra e da acqua dissalata. Il prodotto trova impiego prevalentemente nel comparto:
Le soluzioni ammoniacali commercializzate da Azotal sono in soluzione al:
A temperatura ambiente l’ammoniaca pura si presenta come un gas incolore dal caratteristico, e forte, odore molto pungente.
A pressione ambiente essa liquefà alla temperatura di –77,7 ºC e bolle alla temperatura di –33,4 ºC, trasformandosi in un liquido mobile e anch’esso incolore. Nei primi anni del Duemila, la produzione mondiale di ammoniaca si è attestata intorno ai 135 milioni di t l’anno.
Quando si parla di ammoniaca nei dolci, si parla del bicarbonato ammoniaca impiegato come agente lievitante. Si tratta di una sostanza, solubile in acqua, che si può presentare sotto forma di polvere o cristalli, dal colore bianco traslucido e completamente sicura per le persone.
Quindi, come funziona l’ammoniaca nell’industria alimentare? Nel concreto, il lievito di ammoniaca viene mescolato alla pasta per alimenti ed esso reagendo durante la lavorazione dell’impasto, sviluppa delle bollicine di anidride carbonica. È proprio in questo modo che il bicarbonato di ammonio riesce a lievitare la massa rendendo il prodotto leggero e soffice.