Nato in origine come sottoprodotto industriale, il solfato ammonico ha trovato le sue prime applicazioni ben lontano dall’agricoltura – principalmente in ambito industriale per il depuramento dei gas di scarico.

Solo in seguito ne sono state riconosciute le sue proprietà fertilizzanti, che lo hanno reso a tutti gli effetti uno dei concimi più diffusi ed utilizzati sul mercato. È particolarmente apprezzato anche in virtù della sua azione anti-parassitaria, erbicida e acidificante del terreno.

 

Cos’è e a cosa serve il solfato di ammonio?

Il solfato di ammonio è un fertilizzante ottenuto attraverso il processo di neutralizzazione tra ammoniaca e acido solforico, caratterizzato da un’elevata presenza di azoto ammoniacale (21,33%) e zolfo (24%).

Da una parte c’è l’azoto, ovvero uno degli elementi di maggiore importanza per le coltivazioni, poiché contribuisce in modo sostanziale al processo di fotosintesi e di conseguenza alla crescita vegetativa. In più, presente in forma ammoniacale, l’azoto viene rilasciato in modo graduale per garantire una nutrizione costante alle colture.

Dall’altra, invece, troviamo lo zolfo che, con la sua azione acidificante del terreno (anche a lungo termine), va ad abbassare il pH del suolo. Oltre alla sua capacità correttiva del terreno, lo zolfo funge anche da insetticida, fungicida ed erbicida. In ultimo, lo zolfo va a migliorare la salute generale delle piante e ne aumenta la resistenza alle malattie.

 

Per quali coltivazioni è adatto?

Il concime solfato ammonico è particolarmente consigliato in tutti quei casi in cui si ha a che fare con colture che necessitano di un grande fabbisogno di azoto, come i cereali (grano, mais, orzo), gli ortaggi (pomodori, patate, zucchine) e le piante da frutto (agrumi, mele, viti). Inoltre, è usato anche per tappeti erbosi e piante ornamentali.

Grazie alla sua funzione acidificante, questo fertilizzante è adatto a tutti quei terreni alcalini, poveri di ferro, zolfo, rame e potassio, e calcarei (con un pH tendenzialmente basso) e in generale a tutte le piante acidofile.

 

Quando si usa?

La tempistica delle applicazioni del solfato di ammonio concime è un fattore estremamente importante per ottenere il massimo beneficio dalla fertilizzazione. In generale può essere utilizzato da marzo a novembre, nella fase di preparazione del terreno e durante la crescita vegetativa, quando la pianta necessita di una risposta nutritiva rapida. Nello specifico:

  • Pre-semina o trapianto: per supportare l’attecchimento delle radici e lo sviluppo iniziale delle colture;
  • Dopo la germinazione: prima della fase di allungamento degli steli, il concime fornisce azoto per una crescita rapida e vigorosa;
  • Nella fase di crescita: per favorire lo sviluppo vegetativo;
  • Post-raccolta: per favorire l’immagazzinamento di azoto nelle parti vegetative per la resa della stagione successiva.

È importante evitare la concimazione in caso di temperature elevate, poiché l’evaporazione può portare il fertilizzante a bruciare le foglie o le radici, oppure causare marciumi o mancate fioriture.

 

Come applicarlo alle colture?

Questa tipologia di concime conosce un’ampia varietà di metodi di applicazione, in base alla forma sotto cui si trova.

  • Alla forma liquida (disciolto in soluzione acquosa o granelli idrosolubili): il fertilizzante viene fornito alla pianta tramite fertirrigazione, ovvero con l’utilizzo di sistemi di irrigazione, o tramite un’applicazione fogliare.
  • Alla forma solida (granelli, polveri): il fertilizzante va sparso sul substrato, o interrato con l’aiuto di attrezzi da giardinaggio o macchine, nei pressi della coltura ma ad almeno 8-10 cm dallo stelo (per evitare danni alla pianta stessa).

Il fertilizzante va applicato dopo l’annaffiatura: l’umidità rimasta nel terreno permette infatti ai granelli di fertilizzante di attivarsi. Al contrario, prima dell’annaffiatura, l’acqua concentrerebbe tutte le sostanze nelle radici, che rischierebbero di rimanerne “bruciate”.

In ogni caso, è sempre bene consultare e seguire le istruzioni fornite dal produttore per assicurarsi di operare correttamente e ottenere i migliori risultati.

 

Dosaggio

Per quanto riguarda il dosaggio, non ci sono indicazioni precise: la quantità di fertilizzante da applicare varia a seconda del tipo di coltura, della fase del ciclo vegetativo, delle condizioni e composizione specifiche del terreno.

In generale, il dosaggio medio per colture come cereali va dai 200 ai 300 kg per ettaro, mentre per gli ortaggi da serra si consiglia un’applicazione di 5-7 Kg/1000 mq ad ogni intervento di concimazione. Per piante da frutto e vigneti, la dose media raccomandata può oscillare da 150 a 250 kg per ettaro.

Anche in questo caso, è sempre bene affidarsi alle indicazioni fornite dal produttore per garantire un’applicazione corretta.

 

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Per quanto riguarda il solfato di ammonio, l’azienda lo produce e distribuisce in soluzione acquosa al 30%, 32%, 35%, 37% e 38%, per soddisfare le esigenze di tutti i settori. I suoi prodotti, infatti, sono studiati per garantire il successo di ogni attività agricola, con il massimo rendimento delle colture e nel totale rispetto l’ambiente.